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In questo volume illustrato Antonella Pelizzari ripercorre la storia del mezzo fotografico e della sua pratica nel nostro paese. I principali movimenti, gli autori, le influenze straniere, le istanze estetiche, il contesto internazionale, la scena culturale e politica sono trattati in chiave storica e critica. Al momento della nascita della fotografia, nel 1839, l'Italia non era che un mosaico di stati privi di un omogeneo linguaggio visivo. Più tardi, il territorio, la sua incontestabile bellezza, le sue perle rinascimentali e archeologiche, diventeranno il principale soggetto per fotografi professionisti e amatori consapevoli del classico "Grand Tour", ma anche attenti alle nascenti lotte politiche, ai conflitti sociali, e alle spinte di una modernità emergente in tutto il paese. Oggi, nella caleidoscopica molteplicità dei linguaggi analogici e digitali, gli autori testimoniano il mondo contemporaneo con nuove creazioni visive. Il testo di Pelizzari, coinvolgente come un romanzo, restituisce la ragione e il senso di un paese che ha imparato poco a poco a conoscersi, e a riconoscersi, anche tramite la fotografia.